mercoledì 2 febbraio 2011

Unghie Tedesche!


Wow ho appena ricevuto una telefonata dal consulente Mobrì con il quale avevo parlato lunedì, secondo colloquio fissato per lunedì 7 febbraio presso la loro sede a San Marco Evangelista. Quindi tutto ok!
Inoltre fino ad allora ho ben altre due alternative! La prima oggi pomeriggio presso un’azienda di Pagani il cui annuncio dice “Cercasi Consulente Marketing nel settore alimentare”, non che io abbia esperienza in questo settore, ma tentar non nuoce di certo. La seconda invece non è un vero e proprio lavoro, in pratica essendoci le elezioni comunali imminenti, a Salerno cercano delle hostess per convegni e comizi politici, non serve chissà che arte, solo una bella presenza e un tacco dodici per intascare dai 120 euro in su a giornata, considerando che a febbraio ho ben 3 compleanni direi che devo racimolare quanto più possibile. Allora, venerdì pomeriggio quindi devo andare al grande hotel Salerno per il primo giorno, speriamo bene.

Questo lavoro di hostess me l'ha segnalato mia cugina con la quale qualche mese fa avevo già avuto una sorta di esperienza lavorativa. In pratica lei oltre ad essere una rappresentate Avon, fa anche la parrucchiera e l'estista a domicilio, due mesi fa mi chiese se potevo darle una mano. Visto che io me la cavicchio a truccare e a fare la ricostruzione unghie (avendo preso un anno fa il costosissimo kit... Argh!), voleva sapere se potevo alleggerirla di un paio di clienti e io sempre per lo stesso concetto "soldi" accettai di buon grado.

Vado al primo appuntamento e tutto ok, una signora molto gentile si fa fare le unghie, parliamo del più e del meno e via. Ma parliamo ora della seconda... Entrai in casa e c'era solo questa ragazza, Michela, che poteva avere 17 anni, mi fa mettere in questo soggiornino moderno e su una specie di tavolo/studio inizio ad organizzare i vari strumenti. Parliamo un po' e mi dice che è del linguistico, che quella sera aveva un appuntamento importante con un ragazzo, che la madre era contrariata anche per i voti un po' in picchiata che stavano uscendo fuori nel trimestre, etc. Solite conversazioni con teenagers insomma. Ad un tratto suona il citofono e lei con una faccia della paura mi fa:  "cazzo è mia mamma, ti prego Sonia aiutami, nascondiamo tutto perché lei non voleva che chiamassi un'estetista... Ma è tornata due ore prima del previsto! Le dico che mi stai aiutando a fare i compiti."

Io... "ok, non ti preoccupare".
Entra in casa questa signora con una vecchietta sotto braccio che presumo fosse la nonna ed inizia a guardarmi in cagnesco, viene verso di me e mi fa "buonasera". Michela interviene subito "mamma lei è Sonia, è la docente che mi sta facendo ripetizioni di tedesco", la signora cambia subito espressione e mi fa un grande sorriso. "Salve, piacere" faccio io.
La signora sparisce per un istante in una camera e torna con una lettera, mi si siede accanto e con occhi quasi lucidi mi dice "Senta ne approfitto per chiederle una cosa, mio padre morì al fronte in Germania nel 1943 e all'epoca per poter permettere alle lettere di superare i confini nazionali bisognava scriverle in tedesco", mi porge una vecchia lettera composta da 4 fogli fittissimi in grafia quasi medica incomprensibile, "mi farebbe il piacere di tradurla? Sono le ultime parole di mio padre...".
Volevo morire, 1° oltre all'italiano ho giusto una base di inglese scolastico, 2° ma come cavolo mi sono ritrovata in una situazione tanto assurda?! Ero lì con una paresi facciale di un sorriso fintissimo che si voleva tramutare in smorfia.
Prendo in mano questa lettera, la signora e la vecchia si siedono intorno a me manco fossi su un pulpito, Michela mi guarda inespressiva ed inizio ad inventare di sana pianta il contenuto. "...ehm... si allora, dice che al fronte c'erano delle discussioni ma che era tutto ok, dice che ... gli davano da mangiare delle salsicce polacche...", la signora mi guarda e mi fa "e cosa dice sulla cosa che mi disse prima di partire?", io praticamente nel panico.. "Ehm... allora... si, dice che la risposta è si". La signora lascia scendere una lacrima e mi tocca la mano. Inizio a buttare occhiate a Michela. Ad un certo punto la vecchia mi sorride e ripende la lettera "Grazie signurì, grazie".



Da quel giorno mi ero ripromessa di non andare mai più a lavori proposti da mia cugina...
Vi farò sapere per quanto riguarda l'hotess quindi, intanto stasera aggiorno un po' sul colloquio a Pagani.

S

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