lunedì 7 febbraio 2011

♫...I can fly. ...♫ - Seconda Parte



Dove eravamo rimasti? All'elicottero? Ok.
Stavamo volando verso Ravello e osservavamo tutta la città sottostante. E' incredibile come possa apparire diversa una cosa che si osserva ogni giorno da una certa prospettiva.
Una volta atterrati ( e non con poche emozioni ), venimmo condotte lungo un viale stupendo all'interno della villa, ora capisco perché chiedono cifre astronomiche per fare un ricevimento di nozze qui.
Entriamo nella sala del convegno e osservando la scena mi resi conto che mancava solo la voce narrante di Fantozzi quando elenca i nomi dei "nobili" e dei "potenti" del tipo: La contessa Serbelloni Mazzanti ViendalMare, oppure il Pontentissimo Professore Guidobaldo Maria Riccardelli, etc. Gli argomenti che venivano trattati nei gruppetti privati variavano da "Oh ma come è bella Ravello" al "Rubygate".
Io e le altre ragazze dovevamo passare tra i gruppetti porgendo brochurine sull'evento nel primo giro e caffè o thé nel secondo giro. Un signore (che poi scoprii essere un assessore), mi iniziò a fare delle domande esclusivamente mirate ad attaccare bottone in qualche maniera, io, per nulla interessata, mi limitai ad annuire fintamente compiaciuta. Ad un tratto mi fa "martedì prossimo terrò una presentazione letteraria presso la sala Sobiesk, lei e sua cugina siete disponibili per un servizio simile a quello che state facendo ora?" - io "Si certo" gli risposi senza avere la minima idea di dove si trovasse questa sala Sobiesk. "Ottimo, vi contatterà il mio assistente per pianificare la cosa.".

La serata procedette tranquilla, fino al punto in cui il gentile signore dell'agenzia ci comunicò telefonicamente che aveva dimenticato di far venire una macchina a prenderci visto che non aveva nessuna intenzione di spendere altri 500 euro per il ritorno in elicottero, io mi avvicinai al pilota e gli dissi "mi scusi, ma lei deve ugualmente tornare a Salerno... Non è che puo' lasciare l'elicottero a Ravello. Ci dia uno strappo, magari poi ci andiamo a bere una cosa tutti insieme" ovviamente non ne avevo nessuna intenzione, una volta messo piede sul tetto del grande hotel sarei sparita e con me mia cugina. Ma il tizio non ne volle sapere. Fu allora che per la disperazione pensai di chiamare "Cannavaro", il calciatore? No, ovviamente! :D Il ragazzo con cui ero uscita pochi giorni prima! Gli spiegai la situazione e mi venne a prendere, ovviamente questo gli ha fatto guadagnare punti.
 
"Sorvolando" però su tutta questa storia, oggi è il giorno del famoso secondo colloquio alla Mobri - Mobili per sempre - vi farò sapere come va la situazione. Nel frattempo ho dato un'occhiata al sito, nella voce "eventi" http://www.mobri.it/default.php?mcat=rub&cod=eventi ci sono album fotografici di feste e gite che l'azienda offre al personale. Direi che l'impressione al momento è positivissima.
;)

Oggi è lunedì, quindi domani c'è questa presentazione letteraria... E quindi domani andrò in questa sala Sobiesk... In Vaticano.

S

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