Una giornata particolare

Ieri è stata decisamente una giornata particolare... Veronica (la mia migliore amica) fa la stilista (o aspirante tale) e studia presso una scuola di moda a Napoli. Per il mese di maggio è prevista una sfilata di fine corso e tutti gli studenti devono presentare due abiti, io cosa centro? Mi ha chiesto la gentilezza di sfilare e io le ho detto di si.

Ieri cosa è successo, uscita dalla Mobri avevo appuntamento con lei dalla sarta (la sign Anna) per prendere le misure, visto che l'abito sarà confezionato ovviamente a mano e poi alle 20:30 avevo la cena della promessa di matrimonio di mia sorella con il suo ragazzo (12 anni di fidanzamento li ritengo tantini...).

Arrivo li da Anna verso le 19:20 e dopo alcune conversazioni di circostanza mi iniziano a setacciare con il metro, finito tutto la sarta mi chiede una gentilezza "Mi faresti una cortesia Sonia? Potresti indossare un istante l'abito di questa mia cliente, devo fare delle piccole modifiche e sul manichino non cade bene." era un (osceno) abito da sposa, con addirittura la molla sotto stile 700'... La cliente evidentemente lo aveva ereditato, addirittura i ricami erano obsoleti (maniche a sbuffo, rose ricamate sulla schina, gonna gonfissima con metri e metri di tessuto stile tendaggi, etc), in ogni caso.. Accetto e me lo infilo con la dovuta perizia. Mi stava leggermente stretto, la zip si era chiusa a fatica. Anna fa le sue modifiche finché ad un tratto le squilla il cellulare, la figlia 16enne aveva tamponato con il motorino e anche se non si era fatta niente le era presa una crisi di panico, quindi ci dice "ragazze devo scappare, appena Sonia si è tolta il vestito vi basta tirare la porta per chiudere, scusatemi".

Non la si poteva di certo biasimare. Cmq il bello della vicenda non è ancora arrivato, Veronica mi si avvicina per aiutarmi a levare il vestito e la zip non scendeva si era incastrata, passammo la bellezza di 20 minuti a cercare di farla scendere delicatamente, niente. Finché io stufa le dico "Prova a fare con forza perché senò non ce ne andiamo più", improvvisamente sento un CRAK... la zip si era rotta.............. PANICO.
Si era spezzato il gancio, era fisicamente impossibile afferrare qualsiasi bordo e tentare qualsivoglia operazione. Che si fa? Non avevamo il cellulare della sarta, solo il numero fisso... Che non ci era utile visto che stavamo a casa sua.
Mancavano 30 minuti alla cena, non andarci significava non ricevere più parola da mia mamma e mia sorella che la stava organizzando da mesi. Proviamo a chiamare un'altra nostra amica che fa la sarta per sapere che fare, ma niente non era raggiungibile. Alla fine la tragica decisione: vado vestita da sposa alla promessa di matrimonio di mia sorella e torno dalla sarta in serata.
Sono bastati i metri che dal portone della sarta arrivavano alla macchina per capire che non sarebbe stata una cosa semplice, il vestito non poteva assolutamente toccare terra e ogni 2 minuti mi si avvicinava qualcuno per farmi gli auguri, lo strascico di 6 metri dovevo portarlo in braccio e Veronica (essendo lei che aveva contatti diretti con la sarta) era nel panico più totale.

Arrivo al ristorante, avevo dimenticato che c'erano la bellezza di 60 persone... Tutti in abito da sera, che hanno iniziato a puntare tutti nella mia direzione. Mia sorella e mia mamma sconvolte.

Mi si avvicina mio padre "Sonia ti sembra una cosa normale?" Spiego la situazione e mi fanno sedere ad un tavolo ricoprendomi di tovaglie per proteggere il vestito. Ecco quindi un nuovo capitolo della mia vita, inizio a pensare di dover scrivere un libro.