mercoledì 6 aprile 2011

Un messaggio dal mare Parte 2

Ero molto combattuta nello scegliere la mia prossima mossa, una lettera "Preziosa" ferma nel tempo scritta 13 anni fa che ha un mittente e un destinatario. L'ipotesi di andare a Ustica è ovviamente impensabile... A lavoro alla Mobri chi lo spiega poi? No, ma anche per un fattore economico... NO. Spedirla? E se l'indirizzo dopo 13 anni fosse cambiato? La lettera andrebbe perduta, inoltre il foglio è talmente delicato che sfiorandolo si sgretola di continuo, arriverebbe cenere con "poste italiane".
Cosa resta come opzione? Rintracciare questo Giovanni e dirgli della lettera, deciderà lui poi come riceverla. Mi sono quindi armata di blocco appunti e telefono, vado sulle pagine bianche online e scopro che ad Ustica ci sono ben 8 Giovanni con il cognome della lettera e nessuno viveva nell'indirizzo che avevo io. Deduzione alla Agatha Christie: se Giovanni 13 anni fa era un ragazzo che si relazionava con questa Eleonora autrice della lettera, è possibile che oggi sia adulto e che viva per conto suo e non con i genitori, era anche possibile che non vivesse più sull'isola... Prima telefonata, mentre il telefono suonava libero iniziai a concretizzare di non avere la minima idea di cosa dire per non sembrare assurda. Attacco. "Il signor Giovanni? Lei nel 1998 conosceva una certa Eleonora?" ... Ok, forse nell'assurdità poteva andare.
Riprendo il telefono, rifaccio il numero... Risponde un signore con dialetto siciliano incomprensibile ed almeno 80 anni d'età, non poteva essere lui il Giovanni che cercavo. Seconda telefonata, "Il numero selezionato è inesistente"... Terza telefonata, risponde una ragazzina sui 16 anni... "Salve, starei cercando il signor Giovanni ##### è in casa?" ... "No, mio padre è a lavoro lo trova in serata, lei chi è?" ... "Mi chiamo Sonia, forse per sbaglio ho ricevuto una lettera indirizzata a lui..." (non è che mo mi mettevo a spiegà "Vietri", "la bottiglia", "Eleonora"... etc... ), "che lettera?" mi chiede lei. "Guardi magari provo a richiamare dopo, buon giorno" e attacco. Poteva essere lui, ma poteva anche non essere lui... Quarta telefonata, risponde un ragazzo sui 30 anni... "Salve, cerco Giovanni ######", "sono io... lei chi è?", Ecco... poteva essere lui "Mi chiamo Sonia chiamo da Salerno, c'è la possibilità che io abbia trovato una lettera indirizzata a lei." ... "Credo che si sbagli, non conosco nessuno di Salerno." mi dice.
"Si, lo immaginavo, ma la lettera che ho trovato era chiusa in una bottiglia di vetro ed è stata scritta nel 1998 e firmata da una certa Eleonora", ... attimi di silenzio e risatina "che scherzo del cazzo" e attacca. Credo proprio che non fosse lui. Seguono altre tre telefonate tipo, una con una vecchia che mi ha tenuto 15 minuti conversando sul marito Giovanni morto nel 1954... un'altra con una signora che quando ha sentito la storia si è commossa e voleva saperne di più anche se suo marito non era il Giovanni che cercavo... Alla fine si è fatta sera con un nulla di fatto. Poi mi sono ricordata della telefonata con la sedicenne, la seconda, chiamo e risponde un signore, "Salve mi chiamo Sonia ho chiamato oggi in merito ad una lettera che ho trovato che forse è del signor #####...", "Si sono io, mia figlia mi ha accennato.".
"Signor ##### domenica mattina ho trovato questa lettera in una bottiglia è datata 1998 e firmata da una certa Eleonora".

1 commento:

  1. Una volta trovai anch'io una bottiglia, ma dentro c'era una multa per eccesso di velocità! :D

    Vincenzo

    RispondiElimina